La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
Islanda, Fiordi occidentali, un uomo si ritrova nella chiesetta di un
villaggio sperduto senza sapere come ci è arrivato né perché. Una lapide
nel piccolo cimitero lo colpisce: «La tua assenza è tenebra.» È la
figlia della defunta ad accompagnarlo nell’unico albergo della zona,
dove tutti sembrano conoscerlo e Sóley, la proprietaria, lo accoglie
come un amore ritrovato, mentre lui non ricorda neppure il proprio nome.
Sa solo che quando scrive sente di uscire dalla gabbia del tempo, e
così dalla sua penna riaffiora impetuosa una saga che spazia tra gli
ultimi due secoli e da un capo all’altro dell’isola, raccontando di
donne e uomini inquieti e accomunati da un’intensità del sentire che non
può ridursi entro i confini angusti della quotidianità: dal reverendo
Pétur, sposato ma invaghito segretamente di una sconosciuta, che scrive
lettere al poeta Hölderlin, a Guðríður, contadina colta di fine
Ottocento che intreccia il suo destino alla nascita del femminismo
islandese; da Ási, la cui vita è ostaggio di un’insaziabile sete di
sesso, a Eiríkur, che cerca di colmare con la musica il vuoto
dell’abbandono subito nell’infanzia. Errori, debolezze, scelte
impossibili e rinunce si avvicendano in una maldestra ricerca della
felicità, riverberandosi nelle note che come una colonna sonora
accompagnano ogni pagina, da Elvis a Nick Cave, da Nina Simone a Bach.
Mentre il narratore che ricorda e racconta ci trasporta in una zona di
confine tra vita, memoria e poesia che riesce a sfidare le leggi del
tempo: «Scrivi. E non dimenticheremo. Scrivi. E non saremo dimenticati.
Scrivi. Perché la morte è solo un altro nome per l’oblio.»
villaggio sperduto senza sapere come ci è arrivato né perché. Una lapide
nel piccolo cimitero lo colpisce: «La tua assenza è tenebra.» È la
figlia della defunta ad accompagnarlo nell’unico albergo della zona,
dove tutti sembrano conoscerlo e Sóley, la proprietaria, lo accoglie
come un amore ritrovato, mentre lui non ricorda neppure il proprio nome.
Sa solo che quando scrive sente di uscire dalla gabbia del tempo, e
così dalla sua penna riaffiora impetuosa una saga che spazia tra gli
ultimi due secoli e da un capo all’altro dell’isola, raccontando di
donne e uomini inquieti e accomunati da un’intensità del sentire che non
può ridursi entro i confini angusti della quotidianità: dal reverendo
Pétur, sposato ma invaghito segretamente di una sconosciuta, che scrive
lettere al poeta Hölderlin, a Guðríður, contadina colta di fine
Ottocento che intreccia il suo destino alla nascita del femminismo
islandese; da Ási, la cui vita è ostaggio di un’insaziabile sete di
sesso, a Eiríkur, che cerca di colmare con la musica il vuoto
dell’abbandono subito nell’infanzia. Errori, debolezze, scelte
impossibili e rinunce si avvicendano in una maldestra ricerca della
felicità, riverberandosi nelle note che come una colonna sonora
accompagnano ogni pagina, da Elvis a Nick Cave, da Nina Simone a Bach.
Mentre il narratore che ricorda e racconta ci trasporta in una zona di
confine tra vita, memoria e poesia che riesce a sfidare le leggi del
tempo: «Scrivi. E non dimenticheremo. Scrivi. E non saremo dimenticati.
Scrivi. Perché la morte è solo un altro nome per l’oblio.»
Kategorien:
Jahr:
2022
Auflage:
2022
Verlag:
Iperborea
Sprache:
italian
Seiten:
455
ISBN 10:
8870916561
ISBN 13:
9788870918953
Datei:
EPUB, 424 KB
IPFS:
,
italian, 2022